Preparare la manifestazione del 29

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Il Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista, convocato il giorno dopo dello sciopero generale della Fiom per valutare la nuova fase che si è aperta con la ripresa del conflitto sociale, per sottolineare la necessità di organizzare con cura la manifestazione nazionale del 29 novembre organizzata da “l’Altra Europa con Tsipras” e lo sciopero generale del 5 dicembre, si è oggi chiuso senza l’approvazione di alcun documento politico generale. In una situazione che vedeva una cinquantina di assenti, le diverse minoranze, alla fine del dibattito, hanno ritirato i loro 3 documenti per unire i voti e respingere 54 a 50 il documento presentato dalla segreteria nazionale. Siamo quindi nella situazione in cui minoranze che hanno progetti politici opposti si sono unite al solo fine di impedire al Partito di precisare la linea politica già decisa in congresso: siamo passati dal centralismo democratico alle imboscate parlamentari. Detto questo, la linea politica del partito rimane quella decisa a larga maggioranza dal congresso nazionale e ribadita nel documento varato dall’ultima Direzione Nazionale. Non sono state infatti avanzate in Comitato Politico Nazionale altre proposte politiche: quando lo saranno verranno discusse e votate dagli organismi dirigenti, a partire dalla prossima Direzione Nazionale. Confidando che chi ha a cuore l’esistenza del Partito della Rifondazione Comunista eviti di avere pratiche puramente distruttive e prive di proposta politica, invito tutti i compagni e le compagne a lavorare pancia a terra per la buona riuscita della manifestazione nazionale del 29 novembre. 

Hasta la victoria! 

Articolo di: Paolo Ferrero

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