Fermiamo la speculazione

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dal Circolo PRC “G. K. Zhukov” di Poggibonsi

La speculazione finanziaria non è un fenomeno naturale né inevitabile. E’ il prodotto delle politiche assunte dall’Unione Europea, che hanno impedito alla BCE di rifinanziare direttamente gli stati, ma la obbligano, invece, a prestare denaro alle banche private a tassi d’interesse irrisori (sotto l’ 1%) e costringono gli Stati a vendere i propri titoli alle stesse banche, che si fanno pagare interessi altissimi (intorno al 6% e oltre). I governi che si sono succeduti in Italia, come in molti altri altri paesi europei, invece di contrastare questo problema, hanno usato la minaccia della speculazione (cioè della mancata vendita dei propri titoli sul mercato e del conseguente default) come una clava per far accettare ai popoli europei controriforme devastanti, utili soltanto ai banchieri ed ai grandi capitalisti, dalla riduzione dei diritti dei lavoratori (e quindi dei salari), alla riduzione del costo delle pensioni, alla distruzione del welfare con la privatizzazione dei servizi. Queste riforme, peggiorano drasticamente il tenore di vita dei popoli, riducono la loro capacità di spesa, e quindi aggravano la crisi dell’economia reale. L’assenza di profitto nei settori produttivi produce nuova speculazione finanziaria, in un circolo vizioso che sta spingendo l’Europa verso il baratro.

RIFONDAZIONE COMUNISTA SI BATTE, INSIEME AGLI ALTRI PARTITI DELLA SINISTRA EUROPEA (dal Front de Gauche a Syriza, dalla Linke a Izquierda Unida) PER ELIMINARE ALLA RADICE IL RICATTO DELLA SPECULAZIONE SUL DEBITO PUBBLICO, TRASFORMANDO LA BCE IN UNA BANCA CENTRALE EFFETTIVA (come la FED negli USA o la Banca Centrale cinese), IN GRADO DI ACQUISIRE DIRETTAMENTE I TITOLI DEGLI STATI SUL MERCATO PRIMARIO AL TASSO UFFICIALE DELLO 0,75%.

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